Storie e fatti di una Città nascente

La Cittadina si avvia a diventare Comune Autonomo . Dopo la Lottizzazione Forini fatta a Sud della Via Regia il Commissario Prefettizio affida all'Ing. Righetti la stesura del nuovo Piano Regolatore a completamento del compressorio a Nord e lo approva il 21 Gennaio 1905 .Il Progetto crea nel settore ad Ovest , compresa tutta la Tenuta del Colombaione ,di proprietà Spats & Suardi ,   vari lotti edificabili serviti da una trama viaria  a scacchiera e per il settore Est la nuova direttrice del Viale Bicchierai con proseguimento verso Nord con percorso di circonvallazione da collegare con la Funicolare. Tuttavia detto Piano non ebbe l'approvazione degli organi di controllo , giudizio sicuramente condizionato da pressioni di gruppi di potere economico i quali divennero i veri operatori volti ad indirizzare e controllare tutto il processo di trasformazione urbanistica .Non a caso molti terreni interessati dal Progetto Righetti erano di proprietà o controllati dalla Società Svizzera Spatz & Suardi diventata anche proprietaria del Grand Hotel La Pace . Detti Operatori Economici , in mancanza di un approvato Piano Regolatore potevano mettere in esecuzione il Programma di Sviluppo Edilizio del Piano Righetti a loro piacimento . Il Comune era costretto a stare a rimorchio dell'iniziativa privata la quale per scopi speculativi apportava continue varianti a detto progetto .
La lottizzazione Spats & Suardi , ad occidente , del Grande Viale del Tettuccio si articolò in 4 nuovi Viali - ( dei Tigli , di Mezzo , della Quiete e delle Rose  ) che congiungevano Via della Torretta al Viale del Colombaione ed in senso ortogonale venivano disposti il Viale dei Platani e il Viale della Pace ulteriormente intersecate da un reticolo di strade  in modo da favorire la massima lottizzazione .
Ad Est il Viale Bicchierai , quasi realizzato e conforme al piano di ampliamento  , con la parallela Via Cavallotti , ricevono le Vie Goito . Palestro e Montebello mentre è in progetto il futuro Viale Manzoni in sostituzione della fatiscente  Redola Trasversale che precariamente collegava Viale Bicchierai a Viale del Tettuccio .
La zona a fianco della Locanda Maggiore e delle Stalle Granducali confinanti col prato del Santarelli viene suddivisa in tre appezzamenti di terreno con l'apertura di altrettante nuove strade corrispondenti oggi a Via San Martino , Palestro e Magenta con allacciamento a Via delle Saline .
E' il periodo in cui viene deciso di allargare ed asfaltare Corso Roma e Corso Vittorio Emanuele , di aumentare l'illuminazione pubblica , di dare mandato al servizio di annaffiature e pulitura delle Vie e delle Piazze cittadine e di sistemare la Piazza della Chiesa ( ribattezzata Umberto I° ) . Tutti questi provvedimenti si rendevano necessari e giustificati dalla lievitazione di immagine della cittadina .
Con una crescita immobiliare inarrestabile la Giunta Comunale era chiamata a dare continue risposte a richieste di intitolazione di nuovi Alberghi e aperture di pubblici esercizi che soltanto nel periodo fra il 1909 e 1910 furono di oltre 50 per i primi e più di cento per i secondi . Montecatini ebbe la fortuna di annoverare fra i vari grandi imprenditori , calati sul territorio come avidi falchi , uno veramente illuminato .

" Pietro Baragiola "

Quando Pietro Leopoldo volle la rinascita di tutta la zona termale la borgata era composta da poco decine di case , situate in gran parte lunga la Via Regia , e altre sparse qua e la nel territorio . Cento anni dopo Bagni di Montecatini era un pullulare di cantieri  e di iniziative . Alberghi , Ristoranti , negozi spuntavano da ogni parte . Un uomo , grosso imprenditore,  proveniente dalla Brianza , Pietro Baragiola , fu colui che in effetti dette concretezza alla Montecatini turistica e termale . Onorevole , rappresentante del Collegio di Erba , industriale ,come sapevano essere gli industriali Lombardi del secolo passato , intuì subito la potenzialità di sviluppo che poteva avere la zona :

Salendo le scale del palazzo municipale , sul primo ballatoio dove lo scalone si divide in due rampe , vi campeggia il busto in onore di Pietro Baragiola . Il personaggio ha meritato ampiamente questo riconoscimento . Egli non era un " Bagnaiolo " ,  ma come detto , di origini Brianzole .  Persona con grossi affari in quel di Milano e con grosso fiuto in materia , nel 1883 piombò in Valdinievole ed acquistò la concessione delle Terme Demaniali dalla Società Beccaro , per Lire 800.000 - . Fu il primo passo e già alla fine del Secolo aveva acquisito la proprietà di numerose Sorgenti e terreni privati per un totale di 380.000 metri quadrati . La Società Nuove Terme del Baragiola possedeva la Torretta e le altre attigue Sorgenti , lo Stabilimento e  Sorgente Fortuna , Il Tamerici , la Salute già del Gabbrielli , le Sorgenti e Stabilimenti Scannavini e tutte le Fonti ed i terreni attorno al nascente Stabilimento Excelsior . Creò lo Stabilimento per l'estrazione dei Sali , Istituto Grocco .
La ragione per cui Montecatini deve essere grata a questo illuminato uomo d'affari è che Egli non agì mai da sfruttatore . Aveva ricevuto in concessione vecchi e fatiscenti stabilimenti , li migliorò e li potenziò . Dove erano campi seminati o incolti ed acquitrini , creò stupendi giardini . Trasformò Redole e Stradelle Vicinali in ampi e bei Viali  salvaguardando tutto il Parco da ogni speculazione edilizia . Stimolò chi aveva in animo di trasformare la modesta Locanda in Grande Albergo . Agevolò le attività teatrali , di varietà , il Caffè Chantans , la divulgazione estesa della luce elettrica . Insomma il Baragiola  fu paladino di tutte quelle strutture che fecero di Bagni di Montecatini la regina delle Acque , del benessere e del divertimento .
Al suo arrivo aveva trovato un Borgo con poco più di 1400 abitanti e consegnò ai montecatinesi , alla Sua morte sopraggiunta nel 1915 , una Città di fama e statura Europea .
Ancor oggi , dopo oltre novanta anni , sono infinite le ragioni di riconoscenza e rispetto che si devono a a questo personaggio.